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Il disvelamento del sommo filosofo tedesco catto-nazista, antisemita, razzista, Martin Heidegger, icona dei maitre à penser di una certa nostrana intellettualità gauchiste, è compiuto: ora il Re è, come si dice, davvero nudo.
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Il disvelamento del sommo filosofo tedesco catto-nazista, [[Antisemitismo|antisemita, razzista,]] Martin Heidegger, icona dei ''maitre à penser'' di una certa nostrana intellettualità gauchiste, è compiuto: ora il Re è, come si dice, davvero nudo.
  
A far crollare il mito che ha tormentato la storia della cultura del Novecento, sono stati il filosofo francese Emmanuel Faye e il Corriere della Sera di Ferruccio De Bortoli che ne ha ospitato un preziosissimo, circostanziato e documentato intervento nelle pagine della cultura.
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A far crollare il mito che ha tormentato la storia della cultura del Novecento, sono stati il filosofo francese [[Emmanuel Faye]] e il ''Corriere della Sera'' di Ferruccio De Bortoli che ne ha ospitato un [[Promozione sul campo|preziosissimo, circostanziato e documentato]] [[2150223ICS|intervento nelle pagine della cultura]].
  
Esplosivo nel titolo Profeta del IV Reich, sperava nel ritorno del dominio tedesco e clamoroso nelle conclusioni: Heidegger non solo nega la realtà storica dei fatti, riducendo il numero delle vittime nonché ogni specificità del genocidio nazista ma annulla l'essere stesso delle vittime dei campi, l'intervento di Faye se non ha chiuso, ha messo una pietra miliare sl tentativo affannoso e patetico di salvare il pensiero heideggeriano anche alla luce delle chiare affermazioni naziste contenute nei Quaderni neri.
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Esplosivo nel titolo [[2150223ICS|Profeta del IV Reich]], sperava nel ritorno del dominio tedesco e clamoroso nelle conclusioni: Heidegger non solo nega la realtà storica dei fatti, riducendo il numero delle vittime nonché ogni specificità del genocidio nazista ma annulla l'essere stesso delle vittime dei campi, l'intervento di Faye se non ha chiuso, ha messo una pietra miliare al [[Presunzione di connivenza|tentativo affannoso e patetico di salvare il pensiero heideggeriano]] anche alla luce delle chiare affermazioni naziste contenute nei ''Quaderni neri''.
  
L'autore di Essere e tempo, non solo giustificò teoricamente l'annientamento poi articolato assurdamente nell'auto-annientamento del nemico, gli ebrei, come a voler prefigurare il crudele destino al suicidio collettivo, ma condivise, quasi ispirandola, la politica del III Reich verso gli ebrei stessi.
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L'autore di ''Essere e tempo'', non solo [[Approvazione dello sterminio|giustificò teoricamente l'annientamento]] poi articolato assurdamente nell'[[Autoannientamento|auto-annientamento del nemico, gli ebrei]], come a voler prefigurare il crudele destino al suicidio collettivo, ma [[Approvazione dello sterminio|condivise, quasi ispirandola, la politica del III Reich verso gli ebrei stessi]].
  
Infatti, come chiarisce Faye, nel 1941 mentre si va precisando la politica nazional-socialista di costringere con ogni mezzo i dirigenti delle comunità ebraiche a coinvolgersi nella organizzazione della propria distruzione, Heidegger scrive nei Quaderni neri che il genere più alto e l'atto più alto della politica consiste nel manovrare con il nemico per metterlo in una situazione in cui si trova costretto a procedere al proprio auto-annientamento.
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Infatti, come chiarisce Faye, nel 1941 mentre si va precisando la politica nazional-socialista di costringere con ogni mezzo i dirigenti delle comunità ebraiche a coinvolgersi nella organizzazione della propria distruzione, Heidegger scrive nei ''Quaderni neri'' che il genere più alto e l'atto più alto della politica consiste nel manovrare con il nemico per metterlo in una situazione in cui si trova costretto a procedere al proprio [[Autoannientamento|auto-annientamento]].
  
 
In tal senso la prospettiva cambia radicalmente: e quel manovrare con il nemico per metterlo in una situazione in cui si trova costretto a procedere al proprio auto-annientamento, porta dritti dritti alla devastante prassi politica esplicitata negli anni '30 e '40 di eliminazione non solo fisica del nemico, di quel che contrastava con il fascismo e nazismo da una parte e con il marxismo-leninismo dall'altra: Antonio Gramsci e Piero Gobetti, Carlo Rosselli e Giacomo Matteotti, il filone azionista laico e libertario furono le vittime eccellenti del catto-comunismo, la via italiana al socialismo, di Palmiro Togliatti.
 
In tal senso la prospettiva cambia radicalmente: e quel manovrare con il nemico per metterlo in una situazione in cui si trova costretto a procedere al proprio auto-annientamento, porta dritti dritti alla devastante prassi politica esplicitata negli anni '30 e '40 di eliminazione non solo fisica del nemico, di quel che contrastava con il fascismo e nazismo da una parte e con il marxismo-leninismo dall'altra: Antonio Gramsci e Piero Gobetti, Carlo Rosselli e Giacomo Matteotti, il filone azionista laico e libertario furono le vittime eccellenti del catto-comunismo, la via italiana al socialismo, di Palmiro Togliatti.
  
Prassi heideggeriana riproposta successivamente dai maitre à penser d'estrazione esistenzialista che a partire dalla daseinanalyse di Ludwig Binswanger arriva alla declinazione sessantottina con Michel Foucault e Franco Basaglia. E di lì a qualche decennio si sarebbe evidenziato che l'influenza heideggeriana aveva contagiato persino la zona franca, incontaminata, dell'ex-Pci, dove riprendeva vigore la vulgata togliattiana assimilata nel compromesso storico di Enrico Berlinguer.
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Prassi heideggeriana riproposta successivamente dai ''maitre à penser'' d'estrazione esistenzialista che a partire dalla ''daseinanalyse'' di Ludwig Binswanger arriva alla declinazione sessantottina con Michel Foucault e Franco Basaglia. E di lì a qualche decennio si sarebbe evidenziato che l'influenza heideggeriana aveva contagiato persino la zona franca, incontaminata, dell'ex-Pci, dove riprendeva vigore la vulgata togliattiana assimilata nel compromesso storico di Enrico Berlinguer.
  
Questa benvenuta e salutare rivelazione mediatica dei fondamenti nazisti del pensiero heideggeriano coincide con il 70 esimo della Liberazione dal nazi-fascismo: e forse c'è da dire allora che il processo di Liberazione si può realizzare compiutamente oggi anche sul piano della cultura rimasta avvinghiata e sedotta dal pensiero heideggeriano.
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Questa benvenuta e salutare rivelazione mediatica dei fondamenti nazisti del pensiero heideggeriano coincide con il 70esimo della Liberazione dal nazi-fascismo: e forse c'è da dire allora che il processo di Liberazione si può realizzare compiutamente oggi anche sul piano della cultura rimasta avvinghiata e sedotta dal pensiero heideggeriano.
  
E ancora, che si può anche andare oltre, essendo da tempo divenuta di dominio pubblico La teoria della nascita dello psichiatra Massimo Fagioli, citato da Faye sul Corriere della Sera per la scoperta della pulsione d'annullamento che permette di far piena luce sulla specificità dell'annientamento nazional-socialista degli ebrei, eliminati, fatti sparire, nel fumo delle camere a gas come se non fossero mai esistiti.
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E ancora, che si può anche andare oltre, essendo da tempo divenuta di dominio pubblico ''La teoria della nascita'' dello psichiatra Massimo Fagioli, citato da Faye sul ''Corriere della Sera'' per la scoperta della pulsione d'annullamento che permette di far piena luce sulla specificità dell'annientamento nazional-socialista degli ebrei, eliminati, fatti sparire, nel fumo delle camere a gas come se non fossero mai esistiti.
  
Fagioli infatti sin dal 1971 con Istinto di Morte e Conoscenza ha dimostrato, al contrario delle teorizzazioni razziste di Heidegger e dei suoi epigoni, che gli esseri umani sono tutti uguali per la dinamica della nascita.
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Fagioli infatti sin dal 1971 con ''Istinto di Morte e Conoscenza'' ha dimostrato, al contrario delle teorizzazioni razziste di Heidegger [[Presunzione di connivenza|e dei suoi epigoni]], che gli esseri umani sono tutti uguali per la dinamica della nascita.
  
 
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== [[Articoli]] collegati ==
 
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[[2150223ICS]]: ''Heidegger profeta del IV Reich'', di Emmanuel Faye

Versione attuale delle 21:10, 2 nov 2015

Heidegger profeta del IV Reich: la Liberazione è ora possibile

Huffington Post, 2 marzo 2015

Carlo Patrignani


Il disvelamento del sommo filosofo tedesco catto-nazista, antisemita, razzista, Martin Heidegger, icona dei maitre à penser di una certa nostrana intellettualità gauchiste, è compiuto: ora il Re è, come si dice, davvero nudo.

A far crollare il mito che ha tormentato la storia della cultura del Novecento, sono stati il filosofo francese Emmanuel Faye e il Corriere della Sera di Ferruccio De Bortoli che ne ha ospitato un preziosissimo, circostanziato e documentato intervento nelle pagine della cultura.

Esplosivo nel titolo Profeta del IV Reich, sperava nel ritorno del dominio tedesco e clamoroso nelle conclusioni: Heidegger non solo nega la realtà storica dei fatti, riducendo il numero delle vittime nonché ogni specificità del genocidio nazista ma annulla l'essere stesso delle vittime dei campi, l'intervento di Faye se non ha chiuso, ha messo una pietra miliare al tentativo affannoso e patetico di salvare il pensiero heideggeriano anche alla luce delle chiare affermazioni naziste contenute nei Quaderni neri.

L'autore di Essere e tempo, non solo giustificò teoricamente l'annientamento poi articolato assurdamente nell'auto-annientamento del nemico, gli ebrei, come a voler prefigurare il crudele destino al suicidio collettivo, ma condivise, quasi ispirandola, la politica del III Reich verso gli ebrei stessi.

Infatti, come chiarisce Faye, nel 1941 mentre si va precisando la politica nazional-socialista di costringere con ogni mezzo i dirigenti delle comunità ebraiche a coinvolgersi nella organizzazione della propria distruzione, Heidegger scrive nei Quaderni neri che il genere più alto e l'atto più alto della politica consiste nel manovrare con il nemico per metterlo in una situazione in cui si trova costretto a procedere al proprio auto-annientamento.

In tal senso la prospettiva cambia radicalmente: e quel manovrare con il nemico per metterlo in una situazione in cui si trova costretto a procedere al proprio auto-annientamento, porta dritti dritti alla devastante prassi politica esplicitata negli anni '30 e '40 di eliminazione non solo fisica del nemico, di quel che contrastava con il fascismo e nazismo da una parte e con il marxismo-leninismo dall'altra: Antonio Gramsci e Piero Gobetti, Carlo Rosselli e Giacomo Matteotti, il filone azionista laico e libertario furono le vittime eccellenti del catto-comunismo, la via italiana al socialismo, di Palmiro Togliatti.

Prassi heideggeriana riproposta successivamente dai maitre à penser d'estrazione esistenzialista che a partire dalla daseinanalyse di Ludwig Binswanger arriva alla declinazione sessantottina con Michel Foucault e Franco Basaglia. E di lì a qualche decennio si sarebbe evidenziato che l'influenza heideggeriana aveva contagiato persino la zona franca, incontaminata, dell'ex-Pci, dove riprendeva vigore la vulgata togliattiana assimilata nel compromesso storico di Enrico Berlinguer.

Questa benvenuta e salutare rivelazione mediatica dei fondamenti nazisti del pensiero heideggeriano coincide con il 70esimo della Liberazione dal nazi-fascismo: e forse c'è da dire allora che il processo di Liberazione si può realizzare compiutamente oggi anche sul piano della cultura rimasta avvinghiata e sedotta dal pensiero heideggeriano.

E ancora, che si può anche andare oltre, essendo da tempo divenuta di dominio pubblico La teoria della nascita dello psichiatra Massimo Fagioli, citato da Faye sul Corriere della Sera per la scoperta della pulsione d'annullamento che permette di far piena luce sulla specificità dell'annientamento nazional-socialista degli ebrei, eliminati, fatti sparire, nel fumo delle camere a gas come se non fossero mai esistiti.

Fagioli infatti sin dal 1971 con Istinto di Morte e Conoscenza ha dimostrato, al contrario delle teorizzazioni razziste di Heidegger e dei suoi epigoni, che gli esseri umani sono tutti uguali per la dinamica della nascita.

Voci utilizzate nell'articolo

Antisemitismo

Approvazione dello sterminio

Autoannientamento

Metodi applicati

Ipse dixit

Presunzione di connivenza

Promozione sul campo

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2150223ICS: Heidegger profeta del IV Reich, di Emmanuel Faye