Differenze tra le versioni di "Silenzio di Heidegger"
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− | Spesso etichettato come il "caparbio silenzio", l'"ostinato silenzio", il "cocciuto silenzio" - è uno dei ''format'' più in voga nella pubblicistica sul caso-Heidegger. Può alternativamente riferirsi a due presunte circostanze: 1) la supposta [[Assenza di autocritica]] circa le proprie "colpe" o 2) l'altrettanto supposto ''rifiuto di pronunciarsi'' sulla Shoah e sui crimini nazisti in generale. Nel ''format'' del '''Silenzio di Heidegger''' le circostanze 1 e 2 diventano le due facce della stessa medaglia, o meglio i due poli di un ragionamento circolare: Heidegger non dice nulla sulla Shoah ''perché'' vuole nascondere le proprie colpe, mentre si ostina a non fare autocritica ''perché'' in fondo non vuole condannare il nazismo... Ciò spiega indubbiamente la sua (della voce) fortuna. Rimane però il fatto che né la circostanza 1 (si veda la voce [[Assenza di autocritica]]) né la 2 hanno il minimo fondamento. Che non vi sia in Heidegger alcuna "volontà" di "tacere" sullo sterminio - bensì, al contrario, l'insistente tentativo di preparare, ''nel pensiero'', le condizioni a partire dalle quali anche un crimine come lo sterminio possa essere ''pensato'' -, è ciò di cui ognuno può agevolmente accorgersi leggendo i suoi testi. | + | Spesso etichettato come il "caparbio silenzio", l'"ostinato silenzio", il "cocciuto silenzio" - è uno dei ''format'' più in voga nella pubblicistica sul caso-Heidegger. Può alternativamente riferirsi a due presunte circostanze: 1) la supposta [[Assenza di autocritica]] circa le proprie "colpe" o 2) l'altrettanto supposto ''rifiuto di pronunciarsi'' sulla Shoah e sui crimini nazisti in generale. Nel ''format'' del '''Silenzio di Heidegger''' le circostanze 1 e 2 diventano le due facce della stessa medaglia, o meglio i due poli di un ragionamento circolare: Heidegger non dice nulla sulla Shoah ''perché'' vuole nascondere le proprie colpe, mentre si ostina a non fare autocritica ''perché'' in fondo non vuole condannare il nazismo... Ciò spiega indubbiamente la sua (della voce) fortuna. Rimane però il fatto che né la circostanza 1 (si veda la voce [[Assenza di autocritica]]) né la 2 hanno il minimo fondamento. Che non vi sia in Heidegger alcuna "volontà" di "tacere" sullo sterminio - bensì, al contrario, l'insistente tentativo di preparare, ''nel pensiero'', le condizioni a partire dalle quali anche un crimine come lo sterminio possa essere ''pensato'' -, è ciò di cui ognuno può agevolmente accorgersi leggendo i suoi testi del dopoguerra, dalla ''Lettera sull'umanesimo'' (in ''Wegmarken'', GA 9) alle ''Conferenze di Brema e Friburgo'' (GA 79). |
Si veda anche la voce [[Approvazione dello sterminio]] | Si veda anche la voce [[Approvazione dello sterminio]] |
Versione delle 09:49, 12 lug 2010
Categoria: Voci
Spesso etichettato come il "caparbio silenzio", l'"ostinato silenzio", il "cocciuto silenzio" - è uno dei format più in voga nella pubblicistica sul caso-Heidegger. Può alternativamente riferirsi a due presunte circostanze: 1) la supposta Assenza di autocritica circa le proprie "colpe" o 2) l'altrettanto supposto rifiuto di pronunciarsi sulla Shoah e sui crimini nazisti in generale. Nel format del Silenzio di Heidegger le circostanze 1 e 2 diventano le due facce della stessa medaglia, o meglio i due poli di un ragionamento circolare: Heidegger non dice nulla sulla Shoah perché vuole nascondere le proprie colpe, mentre si ostina a non fare autocritica perché in fondo non vuole condannare il nazismo... Ciò spiega indubbiamente la sua (della voce) fortuna. Rimane però il fatto che né la circostanza 1 (si veda la voce Assenza di autocritica) né la 2 hanno il minimo fondamento. Che non vi sia in Heidegger alcuna "volontà" di "tacere" sullo sterminio - bensì, al contrario, l'insistente tentativo di preparare, nel pensiero, le condizioni a partire dalle quali anche un crimine come lo sterminio possa essere pensato -, è ciò di cui ognuno può agevolmente accorgersi leggendo i suoi testi del dopoguerra, dalla Lettera sull'umanesimo (in Wegmarken, GA 9) alle Conferenze di Brema e Friburgo (GA 79).
Si veda anche la voce Approvazione dello sterminio