Differenze tra le versioni di "Opportunismo"

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Una manifestazione di opportunismo riguarderebbe i rapporti con il maestro Husserl (vedi [[Ostilità verso Husserl]]). A questo proposito, va sempre molto di moda suggerire un non meglio precisato nesso causale tra la persecuzione di Husserl in quanto Ebreo durante il terzo Reich e l'ascesa di Heidegger alla cattedra di filosofia del maestro. Insomma: Heidegger avrebbe "fatto carriera" approfittando - più che opportunisticamente ''vigliaccamente'' - delle disgrazie del maestro. Il nesso causale è però doppiamente infondato: quando Heidegger fu scelto da Husserl come suo successore alla cattedra di filosofia dell'Università di Friburgo, correva l'anno 1928; le discriminazioni nei confronti dei professori Ebrei iniziarono non prima del 1933, quando Hitler prese il potere. Heidegger, divenuto rettore nell'aprile 1933, si adoperò - per quanto era nelle sue possiblità - per limitare gli effetti delle leggi discriminatorie nei confronti dei suoi colleghi Ebrei, Husserl in testa (vedi [[Divieto a Husserl]]).
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I rapporti di amicizia o d'amore che riguardano Heidegger sono generalmente ricondotti a opportunismo. Così, ad esempio, secondo la vulgata giornalistico-accademica il legame con Hannah Arendt fu interrotto per motivi opportunistici (poteva mettere a repentaglio la sua carriera, o la sua reputazione) e fu ripreso, dopo la guerra, per motivi altrettanto opportunistici (serviva per essere [[Riabilitazione|riabilitato]] agli occhi del mondo). Analogo opportunismo spinse Heidegger ad [[Diniego a Celan|incontrare Paul Celan nel 1967]].  
  
Il dissidio e la rottura tra Heidegger e Husserl sono generalmente spiegati dalla pubblicistica anti-heideggeriana come il risultato di comportamenti opportunistici: opportunismo politico-razziale secondo la versione n. 1 (Heidegger evitò Husserl come un appestato ''perché era Ebreo''), o semplice opportunismo accademico secondo la versione n. 2 (Heidegger voltò le spalle a Husserl non appena quest'ultimo lo "mise in cattedra"). Anche l'(inesistente) [[Antisemitismo]] di Heidegger si spiegherebbe, secondo alcuni, con l'opportunismo.
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Ma la vera classica manifestazione di opportunismo riguarda i [[Ostilità verso Husserl|rapporti con il maestro Husserl]]. A questo proposito, va sempre molto di moda suggerire un non meglio precisato nesso causale tra la persecuzione di Husserl in quanto Ebreo durante il terzo Reich e l'ascesa di Heidegger alla cattedra di filosofia del maestro. Insomma: Heidegger avrebbe "fatto carriera" approfittando - più che opportunisticamente ''vigliaccamente'' - delle disgrazie del maestro. Il nesso causale è però doppiamente infondato: quando Heidegger fu scelto da Husserl come suo successore alla cattedra di filosofia dell'Università di Friburgo, correva l'anno 1928; le discriminazioni nei confronti dei professori Ebrei iniziarono non prima del 1933, quando Hitler prese il potere. Heidegger, divenuto rettore nell'aprile 1933, si adoperò - per quanto era nelle sue possibilità - per limitare gli effetti delle leggi discriminatorie nei confronti dei suoi colleghi Ebrei, Husserl in testa (vedi [[Divieto a Husserl]]).
  
E' singolare osservare come gli odierni intellettuali tendano a interpretare ''ogni'' realtà secondo i parametri che orientano la loro vita quotidiana nella palude accademico-giornalistica - ossia: a interpretare ogni comportamento di Heidegger come se al posto di Heidegger ci fossero loro stessi.
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Il dissidio e la rottura tra Heidegger e Husserl sono generalmente spiegati dalla pubblicistica come il risultato di comportamenti opportunistici: opportunismo politico-razziale secondo la versione n. 1 (Heidegger evitò Husserl come un appestato ''perché era Ebreo''), o semplice opportunismo accademico secondo la versione n. 2 (Heidegger voltò le spalle a Husserl non appena quest'ultimo lo "mise in cattedra"). Anche l'(inesistente) [[Antisemitismo]] di Heidegger si spiegherebbe, secondo alcuni, con l'opportunismo.
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E' singolare osservare come gli implementatori della vulgata tendano a interpretare ''ogni'' realtà secondo i parametri che orientano la loro vita quotidiana nella palude accademico-giornalistica - ossia: a interpretare ogni comportamento di Heidegger come se al posto di Heidegger ci fossero loro stessi.
  
 
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Versione attuale delle 21:00, 20 mag 2013

Categoria: Voci

Heidegger era opportunista



La voce è declinata in una miriade di varianti - tutte prive di riscontri oggettivi.

I rapporti di amicizia o d'amore che riguardano Heidegger sono generalmente ricondotti a opportunismo. Così, ad esempio, secondo la vulgata giornalistico-accademica il legame con Hannah Arendt fu interrotto per motivi opportunistici (poteva mettere a repentaglio la sua carriera, o la sua reputazione) e fu ripreso, dopo la guerra, per motivi altrettanto opportunistici (serviva per essere riabilitato agli occhi del mondo). Analogo opportunismo spinse Heidegger ad incontrare Paul Celan nel 1967.

Ma la vera classica manifestazione di opportunismo riguarda i rapporti con il maestro Husserl. A questo proposito, va sempre molto di moda suggerire un non meglio precisato nesso causale tra la persecuzione di Husserl in quanto Ebreo durante il terzo Reich e l'ascesa di Heidegger alla cattedra di filosofia del maestro. Insomma: Heidegger avrebbe "fatto carriera" approfittando - più che opportunisticamente vigliaccamente - delle disgrazie del maestro. Il nesso causale è però doppiamente infondato: quando Heidegger fu scelto da Husserl come suo successore alla cattedra di filosofia dell'Università di Friburgo, correva l'anno 1928; le discriminazioni nei confronti dei professori Ebrei iniziarono non prima del 1933, quando Hitler prese il potere. Heidegger, divenuto rettore nell'aprile 1933, si adoperò - per quanto era nelle sue possibilità - per limitare gli effetti delle leggi discriminatorie nei confronti dei suoi colleghi Ebrei, Husserl in testa (vedi Divieto a Husserl).

Il dissidio e la rottura tra Heidegger e Husserl sono generalmente spiegati dalla pubblicistica come il risultato di comportamenti opportunistici: opportunismo politico-razziale secondo la versione n. 1 (Heidegger evitò Husserl come un appestato perché era Ebreo), o semplice opportunismo accademico secondo la versione n. 2 (Heidegger voltò le spalle a Husserl non appena quest'ultimo lo "mise in cattedra"). Anche l'(inesistente) Antisemitismo di Heidegger si spiegherebbe, secondo alcuni, con l'opportunismo.

E' singolare osservare come gli implementatori della vulgata tendano a interpretare ogni realtà secondo i parametri che orientano la loro vita quotidiana nella palude accademico-giornalistica - ossia: a interpretare ogni comportamento di Heidegger come se al posto di Heidegger ci fossero loro stessi.

(Si veda anche la voce Mancanza di coraggio).


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