Differenze tra le versioni di "Il documento inedito"
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Il metodo dell'esibizione del documento inedito ha l'ovvia funzione di creare l'occasione opportuna, lo ''scoop'', per giustificare la "riapertura del caso" e, ''en passant'', piazzare il relativo prodotto (saggio, romanzo o numero speciale di rivista). In secondo luogo, serve a infondere nel lettore l'idea di una comunità di studiosi costantemente impegnata a "vagliare documenti", a "criticare fonti" e pronta ad aprire "nuovi filoni di ricerca" - ovvero l'atmosfera propizia all'esercizio dell'[[onniscienza teoretica|onnisicienza professionale]]. | Il metodo dell'esibizione del documento inedito ha l'ovvia funzione di creare l'occasione opportuna, lo ''scoop'', per giustificare la "riapertura del caso" e, ''en passant'', piazzare il relativo prodotto (saggio, romanzo o numero speciale di rivista). In secondo luogo, serve a infondere nel lettore l'idea di una comunità di studiosi costantemente impegnata a "vagliare documenti", a "criticare fonti" e pronta ad aprire "nuovi filoni di ricerca" - ovvero l'atmosfera propizia all'esercizio dell'[[onniscienza teoretica|onnisicienza professionale]]. | ||
− | Il fatto è che il presunto ''scoop'' è quasi sempre gonfiato se non addirttura fasullo. A volte il documento non è affatto "inedito", ma semplicemente non ancora tradotto in italiano. Altre volte il documento è solo una versione lacunosa di un documento ''edito'' (com'è il caso del corso del 1934 ''Logik'', pubblicato nel 1998 come volume 38 della ''Gesamtausgabe'' e successivamente ri-edito da [[Victor Farias]] in Spagna ''a partire dagli appunti di una studentessa'' (!) - si veda la pomposa esibizione della "prova" in [[2021203IRE]]). Quasi sempre, poi, il documento non ha affatto la natura clamorosa e inquietante che gli viene attribuita - come è il caso dei supposti famigerati [[Seminari inediti]] su cui si basa in larga misura la fama del libro di E. Faye (si veda la relativa voce). | + | Il fatto è che il presunto ''scoop'' è quasi sempre gonfiato se non addirttura fasullo. A volte il documento non è affatto "inedito", ma semplicemente non ancora tradotto in italiano. Altre volte il documento è solo una versione lacunosa di un documento ''edito'' (com'è il caso del corso del 1934 ''Logik'', pubblicato nel 1998 come volume 38 della ''Gesamtausgabe'' e successivamente ri-edito da [[Victor Farias]] in Spagna ''a partire dagli appunti di una studentessa'' (!) - si veda la pomposa esibizione della "prova" in [[2021203IRE|Franco Volpi ''Heidegger Filosofia e Scandalo'', La Repubblica, 3 dicembre 2002]]). Quasi sempre, poi, il documento non ha affatto la natura clamorosa e inquietante che gli viene attribuita - come è il caso dei supposti famigerati [[Seminari inediti]] su cui si basa in larga misura la fama del libro di E. Faye (si veda la relativa voce). |
− | Questa tecnica - un po' scandalistica e un po' millantatoria - dell'esibizione del "documento inedito" non risponde ad alcuna genunina volontà di comprensione. Ciò è dimostrato dalla generale indifferenza che accompagna la pubblicazione di documenti ''propriamente'' inediti (e dirompenti), quali i volumi della ''Gesamtausgabe''. | + | Il "documento inedito" consiste a volte più modestamente in frasi, o spezzoni di frasi, contenute in volumi della ''Gesamtausgabe'' di Heidegger non ancora pubblicati o in via di pubblicazione. Esemplare in questo senso è la strombazzante esibizione della "frase choc" sul presunto [[autoannientamento]] degli Ebrei operata da Donatella Di Cesare sul ''Corriere della Sera'' |
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+ | Questa tecnica - un po' scandalistica e un po' millantatoria - dell'esibizione del "documento inedito" o della "frase choc" non risponde ad alcuna genunina volontà di comprensione. Ciò è dimostrato, tra l'altro, dalla generale indifferenza che accompagna la pubblicazione di documenti ''propriamente'' inediti (e dirompenti), quali i volumi della ''Gesamtausgabe''. | ||
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Versione delle 17:33, 21 ago 2015
Categoria: Metodi
Solitamente definito "decisivo", "di straorinaria importanza", e immancabilmente "compromettente", il documento inedito è la prova che tutto il mondo aspettava per inchiodare Heidegger alle sue responsabilità. Il documento inedito può essere una lettera, un discorso, una testimonianza, o gli appunti di un corso o di un seminario (vedi la voce Seminari inediti) - il cui ritrovamento viene abitualmente ascritto alla meritoria e instancabile attività di "studiosi" coraggiosamente impegnati nella Ricerca della Verità (si veda, quale caso paradigmatico, 1840826IES).
Il metodo dell'esibizione del documento inedito ha l'ovvia funzione di creare l'occasione opportuna, lo scoop, per giustificare la "riapertura del caso" e, en passant, piazzare il relativo prodotto (saggio, romanzo o numero speciale di rivista). In secondo luogo, serve a infondere nel lettore l'idea di una comunità di studiosi costantemente impegnata a "vagliare documenti", a "criticare fonti" e pronta ad aprire "nuovi filoni di ricerca" - ovvero l'atmosfera propizia all'esercizio dell'onnisicienza professionale.
Il fatto è che il presunto scoop è quasi sempre gonfiato se non addirttura fasullo. A volte il documento non è affatto "inedito", ma semplicemente non ancora tradotto in italiano. Altre volte il documento è solo una versione lacunosa di un documento edito (com'è il caso del corso del 1934 Logik, pubblicato nel 1998 come volume 38 della Gesamtausgabe e successivamente ri-edito da Victor Farias in Spagna a partire dagli appunti di una studentessa (!) - si veda la pomposa esibizione della "prova" in Franco Volpi Heidegger Filosofia e Scandalo, La Repubblica, 3 dicembre 2002). Quasi sempre, poi, il documento non ha affatto la natura clamorosa e inquietante che gli viene attribuita - come è il caso dei supposti famigerati Seminari inediti su cui si basa in larga misura la fama del libro di E. Faye (si veda la relativa voce).
Il "documento inedito" consiste a volte più modestamente in frasi, o spezzoni di frasi, contenute in volumi della Gesamtausgabe di Heidegger non ancora pubblicati o in via di pubblicazione. Esemplare in questo senso è la strombazzante esibizione della "frase choc" sul presunto autoannientamento degli Ebrei operata da Donatella Di Cesare sul Corriere della Sera
Questa tecnica - un po' scandalistica e un po' millantatoria - dell'esibizione del "documento inedito" o della "frase choc" non risponde ad alcuna genunina volontà di comprensione. Ciò è dimostrato, tra l'altro, dalla generale indifferenza che accompagna la pubblicazione di documenti propriamente inediti (e dirompenti), quali i volumi della Gesamtausgabe.