Differenze tra le versioni di "Induzione di orrore"
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Versione delle 19:13, 24 nov 2015
Categoria: Metodi
Metodo che consiste nell'uso di iperboli e di immagini a forte impatto emotivo per indurre nel lettore un sentimento di orrore, il quale viene poi indirizzato sul bersaglio prescelto - nel nostro caso Heidegger. In un pubblico sempre più assuefatto all'impatto emotivo, il mantenimento del necessario senso di ripulsa verso Heidegger (senza il quale ogni elucubrazione sul "nazismo di Heidegger" perderebbe interesse - si veda anche il metodo dell'Alzata del Genio) può essere garantito solo somministrando dosi sempre crescenti di orrore, e ciò a prescindere da ogni documentato o argomentato collegamento tra l'orrore in questione e Heidegger stesso. Mostrare immagini di SS in marcia o di Hitler che arringa la folla - immancabili in ogni articolo di giornale che parli di Heidegger - non è più sufficiente. La recente tendenza, confermata dai libri di Emmanuel Faye e Pablo Feinmann, è quella di puntare decisamente sulla Shoah quale "induttore di orrore". Sì, perfino la Shoah - rispetto alla quale ogni uso strumentale è a dir poco indecente - è ormai utilizzata a piene mani per generare un'atmosfera propizia al "trattamento" di Heidegger. In questo senso, il libro di P. Feinmann L'omba di Heidegger è esemplare.
Metodo applicato nei seguenti Articoli:
1920911IRE La Repubblica 11 settembre 1992 Il Sessantotto? lo inventò Heidegger Antonio Gnoli