Differenze tra le versioni di "Giudizio della Arendt"
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Versione delle 13:51, 5 ott 2010
Categoria: Voci
"Hannah Arendt denunciò Heidegger"
"Hannah Arendts assolse Heidegger"
Questa shizofrenica voce è utilizzata in vario modo nella pubblicistica sul caso-Heidegger: le supposte "denunce" della Arendt sono usate come prove irrefutabili contro Heidegger (si veda ad esempio la discussione nel contesto della voce Assassino potenziale); viceversa, i presunti giudizi "assolutori" sono la prova della mancanza di giudizio della Arendt stessa.
La verità è che Hannah Arendt né mai "denunciò" Heidegger né lo "assolse". I duri giudizi sul comportamento di Heidegger durante il nazismo sono contenuti in lettere private scambiate con Jaspers nell'immediato dopoguerra, e riflettono la mancanza di informazioni chiare e precise sul suo reale operato. Altri giudizi espressi privatamente - come quello secondo cui Heidegger "mente continuamente
Come la stessa Arendt scrisse pubblicamente nel
Date queste premesse, appare del tutto incongruo presentare il giudizio della Arent come un vertice di "lucidità", e quindi come una parola ferma e definitiva sull'indole-Heidegger. Si tratta, al contrario, dell'effetto di un temporaneo malinteso dovuto alle gravi distorsioni informative che caratterizzarono lo specifico contesto dell'immediato dopoguerra - un malinteso di cui la stessa Arendt non tardò ad accorgersi, e che si premurò di rettificare, non appena il quadro si rese più chiaro. In una nota al testo del 1969 Martin Heidegger ha ottant'anni, leggiamo infatti:
"Questo scivolone (scil. l'adesione al Nazionalsocialsmo nel 1933), che oggi - dopo che il rancore si è placato e soprattutto le notizie false sono state in parte rettificate - si può meglio indicare come "errore" ..." (p. 263, corsivi miei).
A riprova di che cosa significhi un "rancore placato", si confronti l'avventato giudizio del 1946 con la quieta lucidità dei pensieri espressi ventitré anni più tardi nel saggio Martin Heidegger ha ottant'anni.