Differenze tra le versioni di "Giudizio della Arendt"

Da Libro bianco.
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Questa shizofrenica voce è utilizzata in vario modo nella pubblicistica sul caso-Heidegger: le supposte "denunce" della Arendt sono usate come prove irrefutabili contro Heidegger (si veda ad esempio la discussione nel contesto della voce [[Assassino potenziale]]); viceversa, i presunti giudizi "assolutori" sono la prova della mancanza di giudizio della Arendt stessa.
 
Questa shizofrenica voce è utilizzata in vario modo nella pubblicistica sul caso-Heidegger: le supposte "denunce" della Arendt sono usate come prove irrefutabili contro Heidegger (si veda ad esempio la discussione nel contesto della voce [[Assassino potenziale]]); viceversa, i presunti giudizi "assolutori" sono la prova della mancanza di giudizio della Arendt stessa.
  
La verità è che Hannah Arendt né mai "denunciò" Heidegger né lo "assolse". I duri giudizi sul comportamento di Heidegger durante il nazismo sono contenuti in lettere ''private'' scambiate con Jaspers nell'immediato dopoguerra, e riflettono la mancanza di informazioni chiare e precise sul suo reale operato. Altri giudizi espressi privatamente - come quello secondo cui Heidegger "mente continuamente
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La verità è che Hannah Arendt né mai "denunciò" Heidegger né mai lo "assolse". I duri giudizi sul comportamento di Heidegger durante il nazismo sono contenuti in lettere ''private'' scambiate con Jaspers nell'immediato dopoguerra, e riflettono la mancanza di informazioni chiare e precise sul suo reale operato che caratterizzava quel preciso momento. Altri giudizi espressi privatamente - come quello secondo cui Heidegger "mente continuamente" - sono stati corretti dalla stessa Arendt successivamente. In generale, Hannah Arendt parla di un "rancore placato" - come nella nota al testo del 1969 ''Martin Heidegger ha ottant'anni'':
  
Come la stessa Arendt scrisse ''pubblicamente'' nel
 
 
Date queste premesse, appare del tutto incongruo presentare il giudizio della Arent come un vertice di "lucidità", e quindi come una parola ferma e definitiva sull'indole-Heidegger. Si tratta, al contrario, dell'effetto di un ''temporaneo malinteso'' dovuto alle gravi distorsioni informative che caratterizzarono lo specifico contesto dell'immediato dopoguerra - un malinteso di cui la stessa Arendt non tardò ad accorgersi, e che si premurò di rettificare, non appena il quadro si rese più chiaro. In una nota al testo del 1969 ''Martin Heidegger ha ottant'anni'', leggiamo infatti:
 
 
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"Questo scivolone (''scil.'' l'adesione al Nazionalsocialsmo nel 1933), che ''oggi - dopo che il rancore si è placato e soprattutto le notizie false sono state in parte rettificate'' - si può meglio indicare come "errore" ..." (p. 263, corsivi miei).
 
"Questo scivolone (''scil.'' l'adesione al Nazionalsocialsmo nel 1933), che ''oggi - dopo che il rancore si è placato e soprattutto le notizie false sono state in parte rettificate'' - si può meglio indicare come "errore" ..." (p. 263, corsivi miei).
 
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A riprova di che cosa significhi un "rancore placato", si confronti l'avventato giudizio del 1946 con la quieta lucidità dei pensieri espressi ventitré anni più tardi nel saggio ''Martin Heidegger ha ottant'anni''.
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Proprio il fatto di considerare la temporanea adesione al nazionalsocialismo come un "errore" (e non, invece, una "colpa"), esclude ogni movente "assolutorio" al testo ''Martin Heidegger ha ottant'anni'' - il quale rimane una mirabile ''Erörterung'' del tentativo di Heidegger.
 
 
 
 
 
 
  
  
 
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Versione delle 14:32, 5 ott 2010

Categoria: Voci

"Hannah Arendt denunciò Heidegger"

"Hannah Arendts assolse Heidegger"


Questa shizofrenica voce è utilizzata in vario modo nella pubblicistica sul caso-Heidegger: le supposte "denunce" della Arendt sono usate come prove irrefutabili contro Heidegger (si veda ad esempio la discussione nel contesto della voce Assassino potenziale); viceversa, i presunti giudizi "assolutori" sono la prova della mancanza di giudizio della Arendt stessa.

La verità è che Hannah Arendt né mai "denunciò" Heidegger né mai lo "assolse". I duri giudizi sul comportamento di Heidegger durante il nazismo sono contenuti in lettere private scambiate con Jaspers nell'immediato dopoguerra, e riflettono la mancanza di informazioni chiare e precise sul suo reale operato che caratterizzava quel preciso momento. Altri giudizi espressi privatamente - come quello secondo cui Heidegger "mente continuamente" - sono stati corretti dalla stessa Arendt successivamente. In generale, Hannah Arendt parla di un "rancore placato" - come nella nota al testo del 1969 Martin Heidegger ha ottant'anni:

"Questo scivolone (scil. l'adesione al Nazionalsocialsmo nel 1933), che oggi - dopo che il rancore si è placato e soprattutto le notizie false sono state in parte rettificate - si può meglio indicare come "errore" ..." (p. 263, corsivi miei).

Proprio il fatto di considerare la temporanea adesione al nazionalsocialismo come un "errore" (e non, invece, una "colpa"), esclude ogni movente "assolutorio" al testo Martin Heidegger ha ottant'anni - il quale rimane una mirabile Erörterung del tentativo di Heidegger.


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