Omaggio alla svastica
Categoria: Voci
Vi sono scritti di Heidegger in cui egli celebra nascostamente la svastica
Per quanto sembri incredibile, c'è qualcuno che ha seriamente proposto questa "lettura". Si tratta di E. Faye, il quale vede apparire il famigerato simbolo in uno schema riportato a p. 245 del corso su Der Rhein di Hölderlin del 1934-35 (GA 39)
Nelle intenzioni di Heideger lo schema serve a illustrare i rapporti tra le dizioni hölderliniane che si trovano ai versi 49-52 della quarta strofa del dettato Il Reno. Nella lugubre fantasia di E. Faye, invece, lo schema di Heidegger rappresenterebbe una "esegesi criptata di una croce che presenta forti parentele con la svastica" (Heidegger: l'introduction du nazisme dans la philosophie, p. 180). E come? Faye lo spiega con una semplice equazione grafica:
Sommando due croci uncinate (disegnate da E. Faye) si ottiene quella che E. Faye chiama la "croce potenziata" (sic!), in cui si riconoscerebbe lo schema di Heidegger...
Ora, non si capisce perché mai Heidegger, nel 1935, volendo fare un "omaggio alla svastica" abbia dovuto ricorrere a simili sotterfugi. Che cosa gli impediva di esprimere apertis verbis la propria devozione alla croce uncinata? Ma il mistero si infittisce se, seguendo la spiegazione di E. Faye, proviamo a svolgere l'equazione grafica da lui suggerita. Come osserva François Fédier (Heidegger à plus forte raison, p. 27): "se (malgrado il disgusto di dover maneggiare grafemi del genere) sovrapponiamo le due croci uncinate di Faye, non vediamo apparire alcuna 'croce potenziata', ma al massimo un quadrato con le due mediane dei lati:"
Ancora una volta, ciò che sorprende non è che qualcuno possa scrivere baggianate del genere. Sorprende che vi sia qualcuno che le prende sul serio.