Dedica a Husserl

Da Libro bianco.

Categoria: Voci


Heidegger cancellò da Essere e Tempo la dedica al suo maestro ebreo Husserl



Su questa voce, sulla quale si è molto speculato e ricamato, leggiamo innanzitutto la precisazione di Heidegger che compare nella nota al "Colloquio con il Giapponese" (Aus einem Gespräch von der Sprache), pubblicato in Unterwegs zur Sprache, Neske, Pfullingen 1959, p. 269 (ora in GA 12):

«Per rispondere ad affermazioni inesatte variamente divulgate, sia qui esplicitamente osservato che la dedica di Sein und Zeit, a cui si fa riferimento nel testo del Colloquio (pag. 92), rimase sul frontespizio del libro anche nella quarta edizione del 1935. Nel momento in cui l'editore vide che la quinta edizione, del 1941, era in pericolo, e che sarebbe intervenuto un divieto di pubblicazione, fu infine convenuto, su consiglio e per desiderio dello stesso Niemeyer, di omettere in quell'edizione la dedica, alla condizione, da me posta, che fosse però mantenuta la nota a pagina 38, in cui si chiarisce l'autentica motivazione di quella dedica e che dice: "Se la ricerca che segue ha potuto muovere qualche passo in direzione del chiarimento costitutivo delle Sachen selbst, l'A. lo deve in primo luogo a Edmund Husserl, il quale, con una guida generosa esercitata in prima persona, e concedendo la più ampia libertà di accedere alle proprie ricerche inedite, ha reso l'A. familiare con i molteplici ambiti della ricerca fenomenologica".»

Con questa precisazione - che, ad oggi, non risulta essere stata seriamente contestata da nessuno - la vicenda della "cancellazione della dedica" è riportata alle sue reali dimensioni: si trattò, né più né meno, di un espediente per aggirare (ma forse dovremmo dire raggirare) la censura nazista. Niente a che vedere, insomma, con una supposta volontà, da parte di Heidegger, di rinnegare il proprio debito nei confronti del maestro ebreo.

Si veda anche la voce Ostilità verso Husserl.

Voce utilizzata nei seguenti Articoli:

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