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Gadamer e il nazismo
LETTERE
La Repubblica, 25 settembre 1991
Angelo Bolaffi
Sono rimasto profondamente sorpreso da alcuni passi dell'intervista con Hans Georg Gadamer (la Repubblica del 22 scorso). Ovviamente nulla da eccepire né sul tema (l'interpretazione di Nietzsche) né sull'interlocutore: Gadamer è certo un grandissimo pensatore, l'ermeneutica è un capitolo fondamentale della filosofia del Novecento. Ma ciò non toglie che anche per lui vale quanto Hans Jonas ha detto del comune maestro Martin Heidegger: "un grandissimo filosofo ma umanamente un miserabile". Nell'intervista egli afferma che "il nazismo non ha mai impedito a nessuno di dire liberamente nelle università ciò che riteneva più opportuno!". Liberissimo Gadamer di cercare giustificazioni per il comportamento tenuto durante il regime hitleriano. Ma non vorrei che nel clima generale di 'perdonismo' si dimenticassero il 'rogo dei libri', la lotta contro 'l'arte degenerata per liberare lo spirito tedesco dall'influenza negativa dell'ebraisimo', la cacciata dalle università e l'esilio di migliaia di intellettuali, i campi di concentramento.
[Riportiamo qui il passo "incriminato" dell'intervista a Gadamer:]
[...] "Insegnavo all'Università di Lipsia. Si viveva il tramonto del terzo Reich. E furono momenti terribili: con la Germania devastata dalle bombe, con la disfatta che incombeva. E parlare in quel momento di Nietzsche assumeva un senso contagioso di liberazione spirituale". Il nazismo le consentì una certa libertà d'insegnamento? "Il nazismo non ha mai impedito a nessuno di dire liberamente nelle Università ciò che riteneva più opportuno. Credo che questo atteggiamento si spieghi col fatto che, a causa della guerra, il nazismo non poteva permettersi di essere contrario alla libera ricerca nel campo della tecnica e della scienza. E a un certo punto non s'intromise neppure nella ricerca umanistica. Nessuno, insomma, ti obbligava a dire che Nietzsche era il filosofo della razza e il teorico del superuomo. E poi, chi avrebbe più creduto a queste cose?". [...]
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