Aggettivo squalificativo

Da Libro bianco.
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Categoria: Metodi

Il metodo qui descritto basa il suo funzionamento su quella che i linguisti chiamano la lingua di legno, ovvero la sclerotizzazione del linguaggio tipica dei regimi totalitari. Nel nostro caso, esempi di lingua di legno sono gli usi meccanici e ripetitivi di format linguistici che consentono all'utilizzatore di turno di farsi rapidamente intendere eludendo ogni interrogazione. In questo contesto, l'aggettivo assume un ruolo-chiave, dal momento che permette di squalificare preventivamente sgravando colui che lo usa dall'onere di addurre argomenti o prove. In tal modo, un aggettivo squalificativo buttato lì al momento opportuno funziona come un sasso lanciato nascondendo la mano: ottiene il suo effetto senza che nessuno sia chiamato a risponderne.

Caratteristico è, ad esempio, l'uso dell'aggettivo famigerato per il Discorso di rettorato del 1933: "la famigerata Rektoratsrede" (1881001IXX02), "il famigerato discorso..." (1840826IES, 2020319IUN, 2071123IRE), la "famigerata prolusione..." (2051119IRE), ecc. - "famigerato", cioè, come si legge nel Devoto-Oli, "di dubbia fama", "esecrabile", "giustamente condannato alla riprovazione universale". Un altro aggettivo che si dispensa a piene mani è inquietante: non c'è "documento", non c'è "rivelazione" - da Farias a Feinmann - che non sia, appunto, inquietante, così come inquietanti appaiono, di volta in volta, gli scritti di Heidegger, il suo "personaggio" (1970807IRE), le sue parole, e persino il suo "mutismo ... su delicate questioni (ad esempio l'olocausto)" (1980711IGN). Tale aggettivo trasmette al lettore il senso di una comunità accademico-giornalistica affranta e turbata, messa in subbuglio dall'apparizione di cose tremende, e tutta assorbita dall'immane tentativo di farsene una ragione. Un altro aggettivo a cui la suddetta affranta comunità è particolarmente affezionata è ambiguo: "personalità ambigua" (1970807IRE), "posizione ambigua" (1901020IRE), comportamenti "ambigui" (2041120IST, 2051119IRE), "rapporti di collaborazione ambigui" (1840826IES), pensiero "pericolosamente ambiguo" (2041120IST, 2070704IRE) che esercita "un fascino ambiguo, oserei dire mefistofelico" (2060112IWW) - vale a dire: nulla di ciò che Heidegger è o fa, è come appare (si veda la voce Fascinazione). Nello stesso senso si dispensa a piene mani enigmatico: "l'enigmatico nazionalsocialista Martin Heidegger" (1980311IST), sempre prodigo di "enigmatiche risposte" (2070314IRI) e mai avaro di "frasi enigmatiche, nel suo stile" (1990101IXX) - aggettivo cui si può sostituire di tanto in tanto evasivo ("pensiero evasivo", 2011208IST, "risposte evasive", 1990101IXX), scivoloso ("reticente e scivoloso" 2070927IUN2) mentre "scivola verso il nazismo", 1900131IUN) e, perché no, meschino (2050604ICS e passim) e finanche tenebroso "(1980314IST, 2070704IRE).

Analoga funzione svolge l'aggettivo controverso, anch'esso molto in voga: dal "grande e controverso filosofo del Novecento" 2010522IRE, si veda la voce Alzata del Genio), a tutti gli (innumerevoli) "aspetti politicamente controversi" 2050409IRE del pensiero del "controverso maestro teutonico" (2051119IRE) che infatti suscita "controversie" a non finire (passim) - e ciò significa: attenzione! la comunità scientifico-giornalistica non ha ancora emesso il suo verdetto! non c'è opinione unanime in merito! (dunque potrebbe essere pericoloso). Altri aggettivi, di per sé neutrali, assumono nella lingua di legno anti-heideggeriana una valenza squalificante; ad esempio tedesco: "era veramente un tedesco" (2000919IST), un "vero professore tedesco" (1871030IUN), anzi un "tedesco della Foresta Nera" (2070309IRE), che faceva a Hannah Arendt una "corte alla tedesca" (2000919IST), per avere con lei una "storia d'amore molto, troppo tedesca" 1960609ICS. Per la moglie Elfride, l'aggettivo "tedesca" è addirittura insufficiente: si deve dire teutonica ("l'inflessibile ed efficiente moglie teutonica e nazista", 1960609ICS, si veda la voce Il nazismo di Elfride)

Va da sè che l'aggettivo squalificativo numero uno sia, inconstestabilmente, nazista, usato come condimento di tutte le salse: dal "discorso nazista" del "rettore nazista" di un'"università nazista" (sic. 2011125IGN), al "filosofo nazista" o "pensatore nazista" che non rinnega la sua "scelta nazista" (2070511IUN), fino alla folta schiera di quelli che indagano i "fondamenti nazisti" (2060714IRI) della sua opera - non (solo) nazista...


Metodo applicato nei seguenti Articoli:

1900602IRE1

1980318IST

1990101IXX

1990104IUN

2000919IST

2011125IGN

2011127IUN

2050409IRE

2051119IRE

2060316IGI

2060613IUN

2060714IRI

2070713IRI

2070820IUN

2070927IUN2

2071001IXX

2071123IRE

2080319IRE

2081122ICS